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The Walking Dead

The Walking Dead , ispirato alla omonima serie televisiva , è un gioco per pc in 5 episodi. Ha difetti non da poco per essere un vg , visto che pur essendo in 5 episodi è decisamente breve , in un giorno o due lo completi, è molto poco interattivo ( i quicktime event non mancano , anche se questo lo rende estremamente più fruibile per chi non ama particolarmente i vg o non gioca mai ) , è una avventura horror in stile fumettistico dove non mancano efferatezze e splatter…poteva essere migliore…eppure…eppure The Walking Dead è un piccolo , grande , capolavoro. Per me uno dei videogiochi più belli di ogni tempo..perché è una storia…ed è una storia tanto drammatica quanto bellissima.. coinvolgente ed emozionante…nel corso di questa storia sarete chiamati a fare scelte durissime e dalle conseguenze tremende , scelte spesso morali , e a scontarne il prezzo per voi e per gli altri…tanto che alla fine non sarete più “disturbati” dalle scene o azioni tipiche da film horror , quanto invece da ciò che voi avrete deciso di fare o non fare , e dalle conseguenze di tutto questo . Lee Everett e la bambina Clementine resteranno per sempre come due personaggi tra i più belli mai creati nei videogiochi…chi non vorrebbe essere Lee Everett nella strada per l’albergo dell’ultimo capitolo .. per vedere che anche in una storia inventata il sacrificio può essere un prezzo da voler pagare…se mai deciderete di giocarlo fate sempre come con un bel libro , non saltate le pagine e non arrivate subito al finale , andate avanti riga per riga. Questa bella canzone è quella dei titoli finali , quando voi avrete finito di giocare , o di leggere se volete , questa storia…e quando l’ascolterete saprete che avete appena lasciato il cuore in un bellissimo racconto…almeno per me è stato proprio cosi . Federico

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..nowhere

 

 

…Nowhere…un termine inglese che vuol dire , o significare , molte cose…oppure , in forma più sottile , dare il solo possibile significato a ciò che non ne avrà mai uno….” in nessun luogo “ , “ da nessuna parte “ , “ in nessun posto “…” The boy was nowhere to be found “ ( “ Non si riusciva a trovare il ragazzo da nessuna parte “ )…” He came out of nowhere “ ( “ Comparve improvvisamente come dal nulla “ )………………………..

Nowhere è il posto che non esiste , il posto che non è da nessuna parte , e dunque dove non può esserci nulla e nessuno…eppure…per assurdo che sia…è proprio tutto ciò a farne il solo posto possibile , il solo mondo realmente esistente .. dove sono tutti…e dove tutti possono avere un significato…o per meglio dire…dove molti possono trovare il solo possibile significato che avranno mai , per essi infatti l’inesistente senso di un mondo che non avrà mai un ombra è la sola , propria e unica , verità…il solo dogma possibile.

Internet , blog , chat…tutto questo è Nowhere? La ricerca di sé e degli altri in un mondo che non esiste è oggi la sola ricerca possibile ? C’è la consapevolezza di questo tentativo ? E se sì , tutto è fatto tenendo conto di chi o cosa è una persona al di fuori di questo  mondo ? Oppure ognuno recita in maschera davanti a un pubblico di ombre ? Ma la sua maschera è la sola vera identità che possiede , ed è dunque “realmente autentico “ solo e soltanto quando si trova in Nowhere ? Può essere che una persona possa avere il suo solo possibile valore , significato , identità solo grazie al fatto di esistere in un mondo inesistente ? Che solo ciò che non esiste sia la sola cosa capace di dare un significato? Potenza , e spesso benvoluto inganno , di un mondo vuoto per chi in vita occupa soltanto uno spazio e un tempo …per chi non riesce o non può essere realmente vivo per le più varie ragioni , e dunque la sua sola possibile realtà è l’irreale ? Limite delle persone? Oppure…il loro unico pregio ?

Capisco benissimo che parlare di questo su un blog non è molto di più del parlare della corda in casa dell’impiccato , ma non sempre ciò che suscita domande , e non solo a me per fortuna , ha per forza anche il merito di essere popolare o simpatico.

Parlare del “senso “ , o “ fine “ , di questo Nowhere dove in questo momento ci troviamo non è tanto l’intenzione , quanto piuttosto di parlare delle risposte che si vengono a incontrare per le affollatissime , eppur vuote , strade di questo strano mondo …..   Alla prossima , LouSedgwick.

 

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